Doveva essere la vettura del debutto di Silk-Faw, joint venture con sede in Emilia, tanto da essere presentata, nel 2021, a Milano. Ma poi tutto è naufragato, e il progetto sembra essere diventato interamente cinese, e si chiama Hongqi S9.
Una sorpresa inaspettata mostrata al Concorso d’Eleganza Villa d’Este sul Lago di Como, che mantiene il design di origine italiana, e che però rimane ancora un prototipo: il modello presentato alla mostra usa un piccolo motore termico, e non il V4 8 litri tanto annunciato.
La storia travagliata di Hongqi S9
Della Silk-Faw S9 si è parlato per la prima volta nel 2019, quando la joint venture cinese-americana e un gruppo di manager italiani, tra cui anche Walter De Silva, avevano annunciato la nascita di un grande polo produttivo di hypercar la cui sede sarebbe stata Reggio Emilia. A settembre 2021, in occasione della Milan Design Week spostata a causa del Covid, Silk-Faw rappresentata da Katia Bassi (purtroppo venuta a mancare nel 2022) annunciò anche una strategia a lungo termine, e una gamma di più veicoli di cui la S9 era il primo.
Tuttavia, nel corso dei mesi successivi le cose sono cambiate, e il tramonto definitivo è cominciato a settembre 2022, quando è stata annunciata la vendita del terreno su cui sarebbe dovuto sorgere lo stabilimento Silk-Faw, e poi a maggio 2023, quando anche la regione Emilia-Romagna ha revocato il contributo di 4,5 milioni di euro destinato all’azienda.
Eppure, la vettura promessa, la Hongqi S9 si è fatta vedere, a distanza di quasi 2 anni, proprio al Concorso d’Eleganza Villa d’Este, insieme ad altre auto moderne di Pagani, Bugatti e Maserati, anche se con caratteristiche diverse. La “nuova” versione è nera e ha diverse cromature sul corpo, e una linea rossa che attraversa il cofano: sembrano dettagli di poco conto, ma in realtà sono tipici di tutte le Hongqi, segno che la S9 ora è “interamente sua“, ha acquisito l’identità delle altre vetture del marchio, come il SUV elettrico e-HS9 venduto in Norvegia.
L’Emilia-Romagna ancora nel mirino
Per il resto, sappiamo che è una finta supercar. Hongqi, che lo ricordiamo è un marchio del gruppo cinese Faw, ha voluto presenziare al concorso con l’auto solo estetica, ma senza averne ancora il cuore, ovvero il motore. Niente V4 8 litri abbinato ai due motori elettrici per una potenza da oltre 1000 CV, ma un piccolo motore benzina che muove appena l’auto, con una potenza quasi ridicola, per il tipo di vettura.
Ma gli stessi rappresentanti di Hongqi hanno assicurato che i loro precedenti problemi, quelli che hanno fatto naufragare il progetto originale, sono stati venduti, e “presto” la Hongqi S9 sarà costruita in Emilia-Romagna, dove ci sono gli stabilimenti di Ferrari, Lamborghini, Maserati e Pagani. Significa che Faw ha preso altri terreni? Che, magari, li ha presi da una delle storiche aziende citate? Difficile che sia andata così. Ma del resto, sembra anche difficile credere che questa supercar vedrà mai la luce.