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Nio Phone

Nio Phone: arriva ufficialmente il primo smartphone, ma solo in Cina

Nio Phone è il primo smartphone dell'azienda automobilistica cinese, che può fare da chiave di accesso anche a batteria scarica

Nio batte Polestar. Non sulle auto, ma sullo smartphone: entrambi i marchi hanno annunciato negli scorsi mesi di voler produrre un dispositivo del genere per meglio integrare le vetture, ma Nio è arrivata prima e lo ha lanciato nei giorni scorsi: il Nio Phone.

Disponibile solo in Cina a 6.499 yuan, circa 800 €,  è prodotto dalla compatriota Lens Technology, promette fino a 1 TB di memoria e specifiche da far invidia a tutti i top di gamma attuali, compreso iPhone a cui la stessa Lens fornisce il vetro per i display.

Le caratteristiche del Nio Phone

Cominciamo con lo stile del Nio Phone. Il dispositivo è notevolmente ampio, dotato di uno schermo da 6,81 pollici con risoluzione 2K, più grande quindi anche del nuovo iPhone 15 Pro Max, che si “ferma” a 6,69 pollici. Tornando allo schermo, il Nio Phone supporta un framerate di 120 Hz, garantendo un’esperienza visiva fluida e reattiva. Sul retro del telefono, spicca l’emblema dell’azienda automobilistica e una configurazione di tre fotocamere da 50MP.

Nio Phone

Le prestazioni sono quelle delle sue vetture. Nio Phone è alimentato dal processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 con, a seconda della versione, 12 o 16 GB di RAM. Per quanto riguarda la capacità di archiviazione, il Nio Phone è disponibile con 512 GB o addirittura 1 TB di memoria. Inoltre, per 38 yuan al mese (circa 5 dollari al mese), i clienti possono ottenere 1 TB di spazio di archiviazione cloud. Un’altra caratteristica degna di nota è la batteria da 5200 mAh, che supporta la ricarica rapida con cavi da 66 W e ricarica wireless da 50 W.

Come molti telefoni cinesi, Nio Phone ha un OS proprietario basato su Android. Si chiama Sky UI e si integra con tutte le auto Nio. Questo telefono supporta ben 30 funzioni legate al veicolo, consentendo agli utenti di tenere traccia della loro auto, aprirla o chiuderla, abbassare o alzare i finestrini, aprire il bagagliaio e persino regolare il climatizzatore da remoto. Inoltre, è possibile eseguire il parcheggio a distanza tramite il telefono.

Nio Phone

Ovviamente, poi, Nio Phone può integrarsi con il sistema di infotainment delle auto Nio, cosa utile visto che le vetture del produttore cinese non offrono nativamente supporto per Apple CarPlay o Android Auto. Secondo quanto dichiarato da Nio, il loro telefono può sostituire completamente una chiave tradizionale e, sorprendentemente, anche 48 ore dopo che la batteria è completamente scarica, il Nio Phone sarà ancora in grado di sbloccare l’auto. Inoltre, a differenza di molti smartphone cinesi, Nio Phone non presenta pubblicità o installazioni commerciali predefinite.

Molte delle funzioni offerte dal Nio Phone possono essere replicate tramite app di terze parti, come Avatr, Li Auto, Zeekr e altre, ma chiaramente senza l’integrazione completa che si può avere con le auto del produttore stesso.

Non per l’Europa

Almeno inizialmente, il Nio Phone non verrà lanciato in Europa o in altri mercati al di fuori della Cina. Questa decisione è stata presa in attesa che la quota di mercato e la notorietà del marchio Nio crescano ulteriormente.

Nio Phone

Le vendite del Nio Phone Versione Performance inizieranno il 28 settembre in Cina, mentre la Versione Flagship sarà disponibile all’acquisto dal 31 ottobre. Questo telefono segna una tendenza crescente tra molte aziende automobilistiche che si stanno lanciando nell’industria degli smartphone. Aziende come Geely e Polestar stanno seguendo questa strada, con Geely che ha acquisito il produttore di smartphone Meizu nel 2022 e Polestar che, come detto, ha annunciato il lancio del proprio smartphone.

Robin Grant

Robin Grant aka Roberto Mazza è un blogger con la passione della scrittura. La sua carriera ha inizio come recensore automobilistico, dove ha affinato la sua capacità di analizzare veicoli in modo approfondito e appassionato. La sua straordinaria passione per i paesi nordici lo ha spinto a creare il sito www.noglen.eu, dove condivide la storia e la cultura affascinanti di queste regioni.