Mentre in Italia arriva la più grande Maxus Mifa 9, importata da Koelliker, in Cina sono state rivelate le prime immagini della Maxus Mifa 7, monovolume leggermente più piccola ma sempre elettrica, in due varianti: una solo ricaricabile, l’altra con swapping battery.
Lo stile della vettura è fondamentalmente identico alla 9, e dovrebbe anche avere le stesse caratteristiche tecniche con, appunto, l’aggiunta della batteria sostituibile CATL assente sulla monovolume più grande. Il prezzo in Cina dovrebbe partire da circa 30.000-35.000 €.
Cosa sappiamo della Maxus Mifa 7
Secondo le rivelazioni del MIIT cinese, la Maxus Mifa 7 avrà un motore da 241 CV e una batteria ternaria NMC, joint venture tra CATL e Saic, e sarà prodotta nello stabilimento di Jangsu. il design è come detto simile alla 9: all’anteriore fari sottili integrati nella linea in nero lucido a formare poi una sorta di ferro di cavallo per quanto riguarda i gruppi ottici principali. Di lato, le ampie vetrate e le portiere scorrevoli con le maniglie a scomparsa, mentre al posteriore si riprende il design a ferro di cavallo con i gruppi ottici bruniti e connessi al centro, forma nata perdare vita a un ampio portellone e all’altrettanto grande lunotto posteriore.
Per quanto riguarda le dimensioni, l’auto è lunga 4,9 metri, larga 1,8 e alta 1,7, con un passo di 2,9 metri che permette buona abitabilità per tutti gli occupanti, che in base alla configurazione possono essere 6 o 7. Importante il peso di 2,2 tonnellate.
Non ci sono dati sull’autonomia, ma la batteria CATL nella versione ricaricabile dovrebbe essere sempre da 90 kWh come sulla Mifa 9, che ha 560 km di autonomia su ciclo CLTC. Date le dimensioni minori, la Mifa 7 potrebbe arrivare a 580 o 600 km.
Novità però è lo swapping battery, anch’esso frutto della collaborazione con CATL. Saic ha già implementato questa tecnologia con la Rising Auto R7, e vuole portarla anche su MG, Maxus e Roewe. Saic e Rising Auto hanno inoltre pianificato la realizzazione di 300 stazioni per lo swapping battery nelle principali città cinesi, tra cui Shanghai e Pechino entro fine 2023, e di arrivare a 3.000 entro il 2025. Stazioni che potrebbero essere usate anche dai proprietari di altri veicoli del gruppo, come appunto Maxus.
L’auto potrebbe arrivare anche in Italia, visto che Maxus è uno dei marchi del nuovo portafoglio di Koelliker. E dato che in Italia sta arrivando anche Nio, potrebbe essere l’occasione per lo sviluppo di stazioni di sostituzione della batteria.