BYD Seal

Il Car Of The Year 2024 è ricco di auto cinesi

Delle 28 candidate al COTY, 7 sono cinesi, e due di loro sono tra le 7 finaliste estratte occupando quindi la percentuale più alta

Al premio Car Of The Year non ci sono mai state così tante auto cinesi. Delle 28 candidate svelate, sono cinque, o sette volendone includere altre due, le auto di costruttori cinesi o costruite in Cina, di cui ben 4 di un solo costruttore.

Parliamo di BYD Atto 3, BYD Han, BYD Dolphin, BYD Seal e Nio ET7, a cui possiamo aggiungere anche la Smart #1 e la Volvo EX30. Su queste ultime faremo un discorso a parte sul perché possono essere considerate (anche) auto cinesi, o auto euro-cinesi.

La Cina occupa la più grande quota del premio

Se considerassimo l’Europa come unica area, sarebbe ancora il Vecchio Continente, per lo più grazie alla Germania, a detenere la quota più grande di candidati al premio. Ma se prendiamo singolarmente i paesi europei, allora è la Cina che, con il suo 25%, occupa la fetta più grande di veicoli candidati.

Seguono le auto giapponesi, che con 6 vetture rappresentano il 21,6%, quelle tedesche al 17,8%, le nordamericane al 10,7%, sudcoreane e francesi entrambe con un 10,7% a testa, e infine quelle italiane, con il 3,7% dato da quella che è in realtà un’unica vettura, peraltro non prodotta in Italia, la Fiat 600e.

Come sempre, ogni candidata è una nuova auto in vendita o presto in vendita in almeno cinque mercati europei, cosa che spiega la presenza della Nio ET7. Due le fasi di votazione, e dopo la prima, il 27 novembre, il gruppo si è ridotto a 7. La votazione della Fase 2 invece eleggerà la vincitrice, cosa che avverrà il 26 febbraio 2024 al ritornato, ma desolato, salone di Ginevra.

Di seguito, tutte le auto candidate:

  • BMW Serie 5;
  • BMW XM;
  • BYD Atto 3;
  • BYD Dolphin;
  • BYD Han;
  • BYD Seal;
  • Fiat 600e;
  • Ford Bronco;
  • Honda CR-V;
  • Honda e:NY1;
  • Honda ZR-V;
  • Hyundai Ioniq 6;
  • Hyundai Kona;
  • Jeep Grand Cherokee;
  • Kia EV9;
  • Lexus RZ;
  • Lucid Air;
  • Mercedes Classe E;
  • Mercedes EQE SUV;
  • Nio ET7;
  • Peugeot e-3008/3008;
  • Renault Espace;
  • Renault Scenic;
  • Smart #1;
  • Toyota C-HR;
  • Toyota Prius;
  • Volkswagen ID.7;
  • Volvo EX30

Queste invece le finaliste:

  • BMW Serie 5;
  • BYD Seal;
  • Kia EV9;
  • Peugeot e-3008/3008;
  • Renault Scenic;
  • Toyota C-HR;
  • Volvo EX30

Una percentuale che rimane comunque alta, con 2 candidate su 7 considerabili come auto cinesi.

Smart #1 e Volvo EX30 sono auto cinesi?

Il dibattito potrebbe accendersi su come considerare le due auto cugine in lista, la Smart #1 e la Volvo EX30. Cugine sì, perché sia Smart che Volvo sono parte di Geely, con il costruttore tedesco al 50% e quello svedese al 100%, e perché entrambe condividono la versione compatta della piattaforma SEA di Geely.

smart #1

Delle due, però, sicuramente Smart è quella che ha spostato più il baricentro nella Repubblica Popolare. Come sappiamo, nel 2020 Geely ha comprato il 50% delle azioni di Smart da Mercedes, acquisendo anche il 10% di Daimler-Mercedes stessa, con l’obiettivo di cambiare radicalmente il marchio e sviluppare una nuova generazione di veicoli elettrici, più grandi e dalla vocazione più premium. Nasce, nel 2021, la Smart Automobile JV, joint venture tra i due colossi, e che però ha sede a Ningbo, nella provincia di Hangzhou, in Cina. A Mercedes, di fatto, rimane “solo” il lato estetico, il design, ma tutto il resto viene dalla Cina: la piattaforma SEA, i motori elettrici di Viridi E-Mobility Technology, controllata di Geely, la batteria NMC di CALB, e quella LFP di Rept Battero. La produzione è infine nello stabilimento Zhejiang Haoqing di Geely.

Diverso il discorso per Volvo. Il marchio, primo europeo ad essere stato acquisito da Geely nel 2010, ha mantenuto pressoché tutto in Svezia. Anzi, si può dire che Geely ne abbia approfittato per spostare molto del suo core a Göteborg, dove ha creato Uni3 by Geely per lo sviluppo anche di altre vetture, da Lynk & Co a Zeekr, nonché il suo primo Geely Design Centre. Le Volvo a lungo sono state prodotte in Europa, dalla XC40 alla XC60, con la sola eccezione della XC90, da sempre prodotta negli USA perché pensato più per il mercato nordamericano.

Solo con gli ultimi tre modelli, EX90, EX30 ed EM90, la produzione si è spostata in parte verso la Cina. Ma la EX90, come la XC90, viene prodotta anche in Nord America, e la EX30 sarà prodotta anche a Ghent, nello storico stabilimento di Volvo in Belgio dove già si producono XC40 e C40, una volta completato il suo adattamento per la produzione di veicoli elettrici. Resta quindi che design e ingegnerizzazione sono effettivamente svedesi, ma cinese è la piattaforma SEA, cinesi gli stessi motori elettrici di E-Viridi E-Mobility Technology, e le batterie NC di Shandong Geely Sunwoda Power Battery, joint venture tra Geely e Sunwoda.

Se quindi la Smart #1 è ormai considerabile un’auto cinese, il dubbio sorge al massimo sulla Volvo EX30. Ma se teniamo conto solo di dove viene prodotta, allora sì è un’auto cinese.

Il dibattito resta aperto: la provenienza di un’auto è dove viene ingegnerizzata e disegnata, o dove viene assemblata?

Robin Grant

Robin Grant aka Roberto Mazza è un blogger con la passione della scrittura. La sua carriera ha inizio come recensore automobilistico, dove ha affinato la sua capacità di analizzare veicoli in modo approfondito e appassionato. La sua straordinaria passione per i paesi nordici lo ha spinto a creare il sito www.noglen.eu, dove condivide la storia e la cultura affascinanti di queste regioni.