
BYD vara la settima nave ro-ro per l’esportazione di auto elettriche
BYD continua a investire in autonomia logistica. Il colosso cinese della mobilità elettrica ha ufficialmente varato la sua settima nave ro-ro, costruita da Guangzhou Shipyard International, uno dei principali cantieri navali asiatici. Si tratta di un’unità lunga quasi 200 metri, con una larghezza di 38 metri e una capacità di carico di fino a 7.000 veicoli, posizionandosi tra le più grandi nel suo segmento.
La nave, che impiega propulsione dual-fuel con GNL, rappresenta un passo avanti anche dal punto di vista ambientale. La velocità di crociera prevista è di 18,5 nodi, consentendo una traversata rapida verso Europa e Sud America, i mercati esteri principali per il brand.
Questa nuova unità rafforza ulteriormente la flotta marittima di BYD, che oggi conta sette navi. Ognuna di esse porta il nome di una città cinese legata alla produzione automobilistica dell’azienda. È il caso della BYD Hefei, entrata in servizio a inizio anno con una missione inaugurale verso il mercato europeo, o della BYD Shenzhen, la nave più grande del gruppo, con una capacità record di 9.200 veicoli e già attiva sulle rotte per il Brasile.
Il piano è chiaro: costruire una rete logistica marittima indipendente, capace di ridurre tempi, costi e vincoli legati al trasporto via terzi. L’obiettivo è esportare in modo diretto le auto elettriche prodotte in Cina, in particolare i modelli destinati alla clientela europea, sudamericana e del Medio Oriente.
Auto elettriche in viaggio verso Europa e Brasile

L’espansione della flotta BYD arriva in un momento chiave per il brand. Nel 2024, il gruppo ha superato i 10 milioni di veicoli elettrificati prodotti e si è piazzato ai vertici delle vendite globali. La domanda internazionale è in costante crescita e il sistema marittimo rappresenta un tassello fondamentale per garantire forniture regolari ai nuovi mercati.
Le spedizioni recenti hanno visto carichi di oltre 5.000 veicoli per nave, tutti destinati all’export. Le operazioni logistiche prevedono partenze regolari dai porti cinesi, con arrivo in hub europei come Zeebrugge, Bremerhaven e Livorno, e negli scali brasiliani per i modelli commercializzati in America Latina.
Oltre all’aspetto logistico, BYD punta anche alla riduzione dell’impatto ambientale. Le nuove navi, infatti, utilizzano propulsori a gas naturale liquefatto, con una significativa diminuzione delle emissioni rispetto alle tradizionali alimentazioni a combustibile pesante. L’intera flotta è progettata per rispettare i più recenti standard internazionali in materia di navigazione sostenibile.
Con questo approccio, BYD non solo accelera i tempi di consegna delle proprie auto, ma si propone come uno dei primi costruttori a integrare produzione, trasporto ed export in un sistema coerente e a basso impatto.
La prossima rotta: autonomia totale
Il settimo varo non sarà l’ultimo. Secondo fonti industriali, BYD prevede di espandere ulteriormente la propria flotta navale nei prossimi anni, con nuove unità già in progettazione. L’obiettivo è chiaro: diventare indipendenti lungo tutta la catena logistica, dal primo bullone in fabbrica al trasporto nei concessionari esteri.
L’investimento nel trasporto marittimo conferma che BYD, oggi leader nel mercato cinese dei veicoli elettrici, intende diventare protagonista anche nella logistica globale, combinando efficienza, capacità di scala e sostenibilità.