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Come BYD è passata dalla provincia cinese ad aver superato Tesla

La storia di BYD, che da produttore di batterie della provincia cinese ha oggi superato Tesla per immatricolazioni di veicoli elettrici

Pur essendo in Europa da oltre 20 anni, dove porta soprattutto i suoi autobus, fino a non più di due anni fa BYD era un nome sconosciuto ai non addetti. Eppure, è da parecchio tempo tra i maggiori costruttori mondiali.

Acronimo di Build Your Dreams, la sua storia è piuttosto affascinante, come quella di Geely che parte dai frigoriferi. Un’azienda cinese fondata 28 anni fa, proveniente da una delle più povere province cinesi e oggi in grado di “battere”, nelle vendite, Volkswagen e la stessa Tesla. Tanti i fattori, a partire dalla peculiarità di essersi sempre fatta “tutto in casa”, nonché di aver creato sistemi unici al mondo, come la tecnologia cell-to-body con la BYD Seal, o le Blade Battery di tipo LFP.

BYD: dalla campagna a maggior produttore cinese di batterie

BYD è stata fondata nel 1995 da Wang Chuanfu, un imprenditore nato da una famiglia di agricoltori in una delle province più povere della Cina, Guangdong, dove si trova Shenzhen, oggi nota come “Sillicon Valley cinese” perché qui si trovano numerose startup tech, come appunto BYD.

Inizialmente, l’azienda si occupava di produrre batterie per dispositivi elettronici come computer portatili e cellulari, e in poco tempo divenne la più grande produttrice di batterie in Cina.

BYD Seal
Image: BYD

Proprio questo le ha dato un vantaggio competitivo rispetto agli altri produttori di veicoli elettrici: la produzione in casa delle batterie, notoriamente la componente più costosa dell’auto.

Nello specifico, BYD ha iniziato a produrre automobili nel 2003, dopo aver acquisito la Quinchuan Automobile Company, una società che produceva biciclette, auto, camion e autobus. L’obiettivo di Wang Chuanfu era infatti di accelerare la transizione ecologica del settore dei trasporti globali, sfruttando la sua esperienza nella produzione di batterie e componenti elettronici.

Infatti, BYD produce l’intera catena industriale dei veicoli, dalle batterie ai motori elettrici, dai controller elettronici ai semiconduttori di livello automobilistico, e questo la rende unica nel panorama dei costruttori automobilistici.

BYD, inoltre, è stata la prima casa automobilistica al mondo a interrompere la produzione di veicoli alimentati esclusivamente a combustibili fossili, ed è rimasta al vertice delle vendite di veicoli passeggeri elettrificati in Cina per 9 anni consecutivi.

Il suo successo ha fatto sì che, per esempio, nel 2008 Warren Buffett acquisisse una partecipazione del 10% dell’azienda, in qualche modo prevedendo il suo successo internazionale.

Del resto, BYD ha registrato una forte crescita economica negli ultimi anni, grazie alla domanda crescente di veicoli elettrici in Cina e nel mondo. Nel 2022, il fatturato dell’azienda è stato di 216 miliardi di yuan o 29 miliardi di euro circa,  in aumento del 96% su base annua, mentre l’utile netto si è quadruplicato a 16,6 miliardi di yuan o 2,2 miliardi di euro.

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Nel 2022 BYD ha venduto 1,86 milioni di auto ibride ed elettriche e plug-in nel 2022, più dei quattro anni precedenti messi insieme, pari a circa il 30% di tutte le vendite di veicoli non tradizionali in Cina.

Per fare un confronto con Tesla, l’azienda guidata da Elon Musk nello stesso periodo ha consegnato in Cina 1,31 milioni di auto.

Blade Battery, Cell-to-body, e-Platform: le innovazioni di BYD

BYD ha investito molto nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per i suoi veicoli elettrici.

Tra queste, spiccano la Blade Battery, una batteria a celle litio-ferro-fosfato (LFP) che offre maggiore sicurezza, durata e densità energetica rispetto alle tradizionali batterie al litio.

La tecnologia ibrida DM-i e DM-p, che combina un motore termico ad alta efficienza con un motore elettrico per ridurre le emissioni e aumentare l’autonomia; la e-Platform 3.0, una piattaforma modulare dedicata ai veicoli elettrici che permette di ottimizzare lo spazio interno, il design e le prestazioni; la tecnologia CTB (cell-to-body), che integra la batteria nel corpo del veicolo per migliorare la rigidità strutturale e il peso, che abbiamo conosciuto con la BYD Seal.

Espansione e collaborazione

A lungo presente solo in Cina per quanto riguarda le auto, le sue ambizioni globali erano evidenti già da un po’, ma si sono concretizzate soprattutto con la e-Platform 3.0.

Il cammino definitivo di BYD in Europa è iniziato tra 2022 e 2023, dove ha debuttato nella maggior parte dei paesi europei, tra cui anche l’Italia, arrivando fin da subito con una ricca gamma che va da auto di lusso a elettriche compatte e dal buon rapporto prezzo-autonomia.

Espansione di successo in molti paesi dell’area EMEA: in Danimarca, la BYD Dolphin è eletta Auto dell’anno locale e sta già riscontrando un buon successo, mentre la Atto 3 è divenuta l’auto più venduta in generale in diverse realtà, tra cui Israele.

BYD è inoltre presente in diversi mercati asiatici, dove l’elettrico è in crescita, ma anche in diversi paesi africani e sudamericani. L’obiettivo è entrare anche negli USA, mercato storicamente più ostile ai cinesi.

BYD ha stretto diverse collaborazioni strategiche con altri attori del settore automobilistico, sia cinesi che internazionali. Tra queste, la più importante è quella con Toyota, il gigante giapponese che ha scelto BYD come fornitore di componenti elettronici principali per le sue auto elettriche.

Inoltre, BYD ha creato delle joint venture con Daimler, per produrre i veicoli elettrici del marchio Denza. Con Hino, per produrre i camion elettrici. E con FAW, per produrre i veicoli elettrici del marchio Fudi. Di questi, solo Denza è previsto in Europa al momento.

Inoltre, nel 2023 ha dato vita a nuovi marchi tra cui Yangwang, dedicato a fuoristrada elettrici di lusso.

Robin Grant

Robin Grant aka Roberto Mazza è un blogger con la passione della scrittura. La sua carriera ha inizio come recensore automobilistico, dove ha affinato la sua capacità di analizzare veicoli in modo approfondito e appassionato. La sua straordinaria passione per i paesi nordici lo ha spinto a creare il sito www.noglen.eu, dove condivide la storia e la cultura affascinanti di queste regioni.