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MG4 Electric Standard: la recensione approfondita con prova su strada

La nostra recensione approfondita con prova autonomia reale della MG4 Electric Standard con 350 km di autonomia da 30.790 €

Pochi posti come il Nord Europa sono in grado di mettere seriamente alla prova un’auto elettrica, e in particolare l’autonomia, dato il freddo tipico di queste zone. Ho provato la MG4 Electric Standard per diversi giorni proprio nella fredda Danimarca, quella con batteria da 51 kWh e 350 km di autonomia dichiarata su ciclo WLTP da Copenhagen e per tutto il Nordsjælland, percorrendo con lei oltre 700 km. Ecco come è andata.

MG4 Electric: un design molto personale

Tolta la Cyberster, che è tutto un altro paio di maniche, è la MG4 Electric quella con il design più personale e riuscito, almeno a mio parere. Stiamo comunque parlando di gusti personali, ma comunque si vede che c’è una certa ricercatezza tanto negli esterni quanto negli interni. In effetti, proprio il design mantiene le origini britanniche del marchio, in quanto è stata disegnata a Londra al Saic Design Centre con la collaborazione del Royal College of Art e il contributo del quartier generale di Saic Motors a Shanghai, dove viene anche prodotta.

MG4 Electric
Image: china2move

Il risultato è moderno e dinamico, votato però alla praticità. L’anteriore è appuntito e affusolato, per ottenere un migliore cx aerodinamico, con grandi fari a ciglia full LED di serie già in questo pacchetto Standard, che nel buio invernale illuminano piuttosto bene, tra i migliori di questa tipologia di auto. Di lato, invece, si notano gli sbalzi relativamente corti e le ruote piccole, a tutto vantaggio della stabilità.

MG4 Electric
Image: china2move

Dietro, la parte più moderna e ricercata, un complesso quasi tridimensionale che forse può ricordare altre vetture, però è molto d’effetto sia di giorno che di notte. Il modello in prova forse non è del colore più adatto a metterlo in risalto, però comunque si distingue il gruppo ottico a fascione brunito con i LED sottili rossi che accompagnano l’auto a tutta larghezza, il lunotto inclinato quasi da Coupé e il doppio spoiler, danno una sensazione davvero sportiva. Come detto, è un bel design, anche se ammetto che nel complesso la parte anteriore e quella posteriore sembrano quasi due auto diverse.

MG4 Electric
Image: china2move

A livello di dimensioni, l’auto è più compatta di quello che sembra. 4,2 metri di lunghezza, 1,8 di larghezza e 1,5 di altezza, questi ultimi molto apprezzati da chi supera il metro e novanta, come chi scrive. Il passo è di 2,7 metri, notevole in rapporto alla lunghezza, e garantisce tanto spazio interno. Il bagagliaio parte da 363 litri di capacità, ma il vano è piuttosto sfruttabile.

Interni curati e minimal

Ho apprezzato ancora di più l’approccio interno. Certo, non aspettiamoci dei materiali di pregio come legno o metallo, ma tutto è ben assemblato e votato alla praticità, un minimalismo davvero pratico. Il volante è ciò che ho apprezzato di più: bello il design a due razze, comodissimo da impugnare, fa quello che deve fare e lo sterzo è abbastanza preciso.

MG4 2023
Image: MG

Piacevole anche lo sbalzo sulla plancia, sotto al display, dove c’è un grande vano antiscivolo per lo smartphone, che ne supporta di tutte le dimensioni, e il rotore per selezionare la marcia, anch’esso molto comodo, seppur inserito in un contesto di plastica in nero lucido che raccoglie parecchia polvere.

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In generale, i materiali sono piacevoli al tatto, i sedili comodi, e anche dietro ci si riesce a stare bene. In uno dei viaggi, dato che avevo una videochiamata da fare, mi sono appositamente seduto dietro lasciando guidare altri, e nonostante la mia altezza sono stato comodissimo, e persino con dello spazio per le gambe. Raro su questo tipo di auto.

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Image: china2move

Due gli schermi, uno dietro al volante, piccolo e a schermata fissa con le info sulla velocità di crociera, gli ADAS e l’autonomia. Quello centrale da 10,25” con l’infotainment nativo, fluido nel funzionamento e piacevole nella grafica, meno nei suoni di sistema. Peccato che sia anch’esso lucido, e quindi d’estate riflette più luce, e che ci siano pochi tasti fisici, cosicché ad esempio l’aria condizionata si gestisce sempre tramite infotainment.

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C’è compatibilità sia ad Apple CarPlay che ad Android Auto: solo via cavo il primo, anche Wireless il secondo.

L’MG Pilot è un grande plus

La MG4 Electric Standard ha il taglio di batteria da 51 kWh, pensato più per un uso prettamente urbano, anche se comunque ha un buon comportamento e come autonomia reale: andando anche fuori città, sono rimasto intorno ai 300 km, vicini ai 350 km dichiarati e sicuramente a temperature più elevate il dato non può che migliorare. Aiutano, di certo, i limiti autostradali danesi, in media più bassi di quelli italiani.

MG4 Electric
Image: china2move

Il comportamento è da elettrica: fluida, dinamica, non sembra sentire particolarmente il suo peso, anche perché per essere una vettura a batteria pesa relativamente poco grazie alla batteria contenuta: 1,6 tonnellate, valore in linea con altre auto di pari dimensioni se non leggermente inferiore. Inoltre, l’assetto è stato ben fatto perché il bilanciamento è perfetto, 50:50, cosa che si sente molto. Continuo a dire che l’elettrico ha molto più senso su questo tipo di auto, compatte o berline/station wagon, che non sui SUV.

MG4 Electric

Il motore eroga 170 CV e lo scatto 0-100 avviene in 7,7 secondi al suo picco, che si assapora in modalità Sport. La trazione è posteriore, tipica delle elettriche, che porta a sacrificare il bagagliaio ma riduce anche lo slittamento delle ruote quando si va giù di pedale, tipico invece delle elettriche a trazione anteriore. Non stiamo insomma parlando di un’auto sportiva, ma di un’auto ben ingegnerizzata, che tiene piuttosto bene la sua autonomia fino a 110/120 km/h e che tanto per la città quanto per gite fuori porta è perfetta.

E qui entra in gioco MG Pilot, l’insieme di aiuti alla guida che si attiva con un solo tasto sulla razza del volante, e imposta la velocità, tiene l’auto in carreggiata, rallenta al rilevare di ostacoli davanti, tutto di serie. Insomma, una vera comodità con guida semi-autonomia di livello 2 che riduce particolarmente lo stress fuori città. Ci sono anche i sensori di parcheggio, ma nessuna telecamera, e questo è un peccato perché la visibilità posteriore, con questo design così particolare, è piuttosto ridotta. Di contro, però, include anche la tecnologia V2L, ponendosi come fonte di energia per altri dispositivi: è l’unica auto elettrica della sua categoria a presentare questa opportunità.

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In ogni caso, anche questo taglio da 51 kWh può potenzialmente essere usato per i lunghi viaggi. Ci vogliono circa 35 minuti per recuperare l’80% dal 5% grazie a una ricarica in DC fino a 88 kW, e anche alle colonnine più potenti, quelle di Clever da oltre 300 kW realizzate con Alpitronic e che costano 0,67 €/kWh, la spesa non è mai stata superiore ai 23/25 €. Certo, per chi cerca qualcosa in più c’è il taglio da 77 kWh, che ricarica fino a 135 kW in DC e ha un’autonomia superiore ai 500 km.

MG4 Electric: allestimenti e prezzi

Quella della prova è la MG4 Electric Nordic Edition, corrispondente alla Standard per il mercato italiano, dove costa 30.790 €, che possono scendere di parecchio sommando incentivi statali e regionali: come detto, include già tutto, anche se manca la retrocamera del parcheggio.

MG4 Electric
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Per la versione Comfort, con più autonomia, si sale a 34.790 €, mentre la Luxury, che ha più dettagli come la camera a 360 gradi e la pompa di calore, si arriva a 36.790 €. Le versioni top di gamma sono la Trophy Extended Range, con tetto a contrasto nero ed estetica sportiva, a 40.290 €, e la più potente Xpower, con cerchi specifici, sedili in Alcantara e semipelle e potenza di 435 CV con due motori elettrici, al prezzo di 41.290 €.

Robin Grant

Robin Grant aka Roberto Mazza è un blogger con la passione della scrittura. La sua carriera ha inizio come recensore automobilistico, dove ha affinato la sua capacità di analizzare veicoli in modo approfondito e appassionato. La sua straordinaria passione per i paesi nordici lo ha spinto a creare il sito www.noglen.eu, dove condivide la storia e la cultura affascinanti di queste regioni.